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Un giacimento culturale della Basilicata: Matera Earth Day - Pasqua 2011

Una speciale produzione basilicatanet.com per un giacimento culturale della Basilicata.
In occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, coincidente con le festività pasquali del 2011 presentiamo il frutto di un lavoro di circa due anni sul Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano. E’ il luogo che al momento rappresenta entrambi questi eventi probabilmente come nessun altro.
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Il Parco, inserito come i Sassi nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993, nonostante le pressioni antropiche, conserva nell’ambito della flora ancora una eccellente biodiversità testimoniata in questo momento dalle fioriture primaverili che, oltre a donare uno spettacolo di rara bellezza, mostrano la tenacia della vita a sopravvivere ai repentini cambiamenti che l’uomo del XXI secolo purtroppo impone al sistema Terra dimenticandosi di esserne un ospite.

Il contributo di basilicatanet.com

La produzione multimediale che presentiamo contiene 3 parti ciascuna dedicata ad un tema.

Earth Day - La vita nel Parco
E’ la sezione dedicata alla flora del Parco in particolare alle orchidee spontanee, le piccole gemme della primavera che in una sola settimana nascono, si presentano in tutta la loro stupefacente bellezza e complessità e con la stessa velocità scompaiono. Oltre la bellezza questi fiori testimoniano che il delicatissimo equilibrio della vita è ancora in essere, e si sviluppa con sorprendenti endemismi come nel caso della rara Ofride di Matera (Ophrys Mateolana). Una vera celebrazione della vita.

Il paesaggio del Parco
E’ l’aspetto immediatamente percepito dal visitatore, mai banale questo paesaggio durante la primavera riserva a tutti coloro che vi si recano uno spettacolo che non lascerà nessuno indifferente. Colori, profumi, una luce meravigliosa creano in questo ambiente e sulle testimonianze storiche presenti uno scenario emozionante dall’alba al tramonto.

Il cammino dell’uomo
Matera è per eccellenza il luogo dove si può cogliere il significato del cammino dell’uomo dall’alba dei tempi senza interruzioni fino ad oggi. Un cammino iniziato nella preistoria con opere e manufatti che ci mostrano questo territorio come una vera culla della civiltà.

E’ il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano che conserva ancora queste testimonianze, e in questa produzione presentiamo alcuni aspetti inediti, per molti versi sconosciuti o non ancora indagati, che svelano il rapporto tra gli uomini che qui hanno vissuto nel corso di migliaia di anni e gli elemnti elementi come la luce, la temperatura, la gravità, oltre alle fonti biologiche di sostentamento.

Dagli insediamenti preistorici allo sviluppo delle architetture rupestri in forme sempre più complesse, attraversando il cristianesimo con le Chiese Rupestri fino all’architettura irripetibile dei Sassi, si può ammirare il disegno del paesaggio culturale di Matera come un lunghissimo cordone ombelicale che non si è mai spezzato con l’essenza di questo territorio.

In questa parte della produzione multimediale vengono presentati diversi aspetti del cammino dell’uomo:

Le incisioni rupestri
Poco conosciute a causa della forte attrazione dei dipinti parietali delle Chiese rupestri che, alla luce di queste testimonianze rupestri, appaiono come una forma di cristianizzazione di luoghi già sacri a quella che per eccellenza è stata la civiltà rupestre evolutasi dalla preistoria fino all’era cristiana e la cui impronta ha caratterizzato in maniera permanente il paesaggio di Matera.

Il paesaggio culturale
Un viaggio che attraversa le civiltà che si susseguono e che si passano il testimone lasciando le tracce di quella precedente. Dalle grotte, veri e propri monumenti, fino al nucleo urbano dei Sassi con il suo caratteristico sviluppo verticale al cui apice domina la Cattedrale (fine XIII secolo) che probabilmente fu edificata su una parte tra le più anticamente abitate e importanti del luogo.

Le Chiese rupestri
Immagini che mostrano alcune tra le Chiese di maggior rilieve nel Parco. Si trovano in luoghi che sistematicamente presentano un interesse antropologico precedente alle testimonianze medioevali contenute.

Il culto dei defunti
Alcune delle tombe della civiltà rupestre precedente al cristianesimo visibili nel Parco, si trovano anch’esse in luoghi con particolari e non casuali esposizioni.

Le direttrici
Un aspetto totalmente sconosciuto quello formato da presidi, pietre o incisioni che sistematicamente puntano nelle direzioni solstiziali ed equinoziali. In alcuni luoghi il rivolgimento a Nord sembra manifestare una sorta di "magnetismo" del luogo, come spesso ricordato a proposito del territorio materano.

Il culto della luce
Un viaggio che presenta i percorsi della luce, altro aspetto poco conosciuto che abbiamo iniziato 2 anni fa a portare all’attenzione del pubblico. Il Parco mostra una sorprendente continuità se si osservano i fenomeni luminosi durante tutto l’arco dell’anno. In particolare la luce è l’elemento che caratterizza sia le opere preistoriche chee quelle successive dell’era cristiana. Dai fenomeni in occasione del Solstizio d’inverno nei monumenti del Villaggio Neolitico di Murgia Timone, alla maestria di Alano da Matera, astronomo del XIII secolo, a cui si ascrive il perfetto orientamento delle facciate della Cattedrale e del suo campanile lungo i punti cardinali.

La luce della primavera, Pasqua e la perfezione di Alano da Matera
Gli equinozi di primavera e di autunno (21 marzo e 21 settembre) sono gli unici giorni in cui il sole nasce esattamente ad Est e tramonta esattamente ad Ovest. Equinozio vuol dire equi noctis equilibrio del giorno e della notte, è il giorno dell’equilibrio della luce.

E’ una data con un significato importante per i cristiani in quanto rappresenta il giorno in cui viene concepito il Cristo. Per ricordare questa data fu istituita la regola secondo la quale i fedeli guardando l’altare in una chiesa medievale, dovevano guardare ad Est ovvero nella direzione del Cristo nascente.

Se il 21 marzo al tramonto vi recate nel Parco in prossimità della Chiesa rupestre di S. Falcione, guardando il campanile della Cattedrale vi troverete lungo la direzione equinoziale e potrete ammirare il sole che tramontando a Ovest prima di scomparire attraversa con la luce esattamente il centro degli archi del campanile. Una spettacolare dimostrazione della maestria e della perfezione con cui fu progettata e costruita.

La Pasqua, come è noto non ha una data fissa, essa dipende dal 21 marzo (equinozio e concepimento del Cristo) e ricade la domenica successiva al primo plenilunio di primavera.
Con l’occasione vogliamo inoltre formulare i nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, Pierfrancesco Pellecchia.

Buona Pasqua a tutti.
Michelangelo Camardo, Mario Raele
Pino Oliva, Vito Perrone, Francesco Giase, Vito Cea, Pina Radicchi, Porzia Dambrosio.

Un giacimento culturale della Basilicata >> Il video

Un particolare ringraziamento a


Giovanni Ricciardi
Rocco Castellano
Guido Galante
lo staff del Cea di Matera

e agli allievi del
Master in Management d’impresa ed Internazionalizzazione
Studio Risorse Srl

Maria Festa, Milena Onorati, Cristina Dell’Olio, Imma Chico, Antonella Perrucci, Patrizia Calabrese, Annarita Dell’Acqua, Agata Stasi, Simona Adorisio, Donatella Acito, Angela Rosano, Chiara Cascione, Renato Curatelli, Canio Saluzzi, Ernesto Rita
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