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13. Drupacee

Molto comune nella zona sono i fruttiferi del genere Prunus in evidente continuità tra lo stato selvatico e quello domesticato. Nella zona viene chiamata Pass’ la spagna una piccola susina allungata o tonda, di colore giallo, piuttosto acidula, molto prossima al selvatico, che altrove prende il nome di Gulecina.
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Probabilmente la variante locale di questo termine è Vdd’scn, nome che è stato attribuito ad una piccola susina, rotonda e decisamente acidula domesticata dal selvatico e simile ad un frutto definito Cucumelia in altre zone montane della Basilicata (foto 70 -72) Diffusa solo nella parte montana dell’area di indagine è anche la varietà di prugna Prun de la Regina, dal frutto dolce, piccolo ed ovoidale (foto 73 -76).
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Altrettanto comune ma scarso è il ciliegio di sono conosciute una varietà semiselvatica, dalla drupa piccola scura, la Ceresa neura (foto 77) ed una varietà di colore rosso e più domesticata: la Maggiatica. Molto raramente abbiamo rinvenuto singole piante di ciliegie a polpa soda, come la cultivar Graffione e Ferrovia, introdotte negli ultimi 20-30 anni.
Rarissime sono infine le piante di pesco, albicocco e percoco.

Nella maggior parte dei casi sono state acquistate, in altri sono nati da seme caduto a terra dopo che il frutto era stato mangiato. In un unico caso ci è stata segnalata la presenza di una varietà antica di percoca - la Vignarola (Accettura) - caratterizzata dalla polpa rossa (foto 78) e che, molto verosimilmente, corrisponde a quella che in altre zone della Basilicata viene chiamata Percochina dei Vigneti.
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