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Rassegna stampa

A volte le note s’innalzano prendendo l’aria tutta d’intorno; altre volte le devi scovare tra le labbra dove sembrano posarsi più a lungo dell’immaginabile. Ancora rotolano giù veloci come perle rovesciate da un sacchetto e sempre raccontano qualcosa, anche sentimenti nuovi.
Isabella Moroni / artapartofculture.org

Tra le loro mani (Maria Pia De Vito, Peppe Servillo ,Canio Loguertcio) Passione diventa un racconto teatrale, la moderna preghiera di un innamoramento, che arrangiamento e interpretazione rendono attuale.
Lorenzo Viganò / Corriere Magazine

Canio Loguercio fa crescere i suoi progetti in modo da non rinunciare mai a quella coerenza che l’ha distinto sinora e ne ha fatto un unicum nel panorama musicale italiano.
Gian Luca Barbieri / La Cronaca

Un susseguirsi coinvolgente e avvolgente di ritmi vibranti, parole sussurrate, suoni, corali, citazioni. Il filtro lo assicura il talento e la capacità di creare emozioni.
Antonio Tricomi / La Repubblica

Per entrare in contatto con lui è necessaria la calma. Quella specialissima calma che solo il senso della bellezza riesce a consegnare, fatta un po’ di incanto, un po’ di tempeste rabbonite, di eco d’inquietudini trasformate in linguaggio, anzi in linguaggi.
Natascia Festa / Corriere del Mezzogiorno

Un oggetto complesso, plurimediale, in linea non solo con le sperimentazioni eccentriche a cui Loguercio ci ha abituati, ma più in generale con una tendenza della nuova poesia e della nuova canzone tesa al recupero di una oralità drammatizzata e di una visività "acustica". (libro/cd/video Miserere)
Enzo Manuseto / Corriere del Mezzogiorno

La versificazione (ora in lingua, ora in italiano) è dotta, ironico atto d’amore sadomaso, gioco di parole-flusso di coscienza che prova a uccidere la canzone dal suo interno...
Federico Vacalebre/ Il Mattino

Canio Loguercio atterra e incanta, resuscita e consola…
Flaviano De Luca / Il manifesto
Non è cosetta da poco capire che fa Canio Loguercio. E’ fuorviante perché è difficile collocarlo. E per noi italiani, figli della cultura kantiana, tutto questo ci disorienta. Canio Loguercio è un’esperienza da provare.
Dal sito/blog Pro-Creativi

Coinvolgente, a volte ironico, Canio crea uno stretto rapporto con il pubblico, incuriosito dalla sua poesia sussurrata quasi parlata da rapper melodico. Un pubblico che si lascia avvolgere anche dalle continue strutture che il perfomer- musicista e architetto costruisce, dando quasi una forma e un’abitazione alle sue canzoni. Così vediamo l’architetto che con calma ed eleganza, diventa anche operaio della sua "canzone-teatro".
Raffaella Rossi / exibart.com

..il suo è un "amore che si mangia"
Matteo Cruccu / Corriere della Sera
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