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Scultura lignea San Liborio

Scultura in legno policromo San Liborio XVII-XVIII sec. Chiesa Madre di Spinoso

Il busto raffigurante S. Liborio a cui si attribuiscono proprietà taumaturgiche era in pessime condizioni di conservazione, tali da considerare l’opera fatiscente. Le cause di un simile degrado sono molteplici: attacco di insetti comunemente detti tarli, esposizione prolungata all’umidità, abbandono a causa del declassamento nell’indice di gradimento dei devoti, che avevano reso negletta la figura del Santo Vescovo. Completamente polverizzato all’interno, si reggeva miracolosamente sull’involucro policromo.

Le immagini documentano lo stato dell’opera giunta in laboratorio in uno scatolone in cui giaceva da molto tempo e che fortunatamente conteneva, se pur frantumate, alcune parti del manufatto. La prima operazione è stata quella di tagliare la scatola per vedere la scultura; il manufatto si sarebbe sgretolato se avessimo cercato di estrarlo sollevandolo, non avendo nessuna consistenza, ne base.

Il restauro ha comportato un enorme lavoro di consolidamento e di riassetto statico, che si è sommato a quello della ricomposizione delle parti spezzate e frantumate. La pulitura dei colori è stata estremamente difficile perchè la preparazione (rossa) che è la base di gesso e colla su cui l’artista aveva steso i colori è particolarmente sensibile hai solventi, essendo questi liquidi. La stuccatura, indispensabile a seguito delle numerose ricostruzioni e l’abbondante ritocco pittorico, hanno restituito all’iconografia del Santo Vescovo una lettura completa, necessaria per motivi di devozione.
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