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Cultura Enogastronomica

Premio Cinema Academia Barilla 2012

imageMario Raele del team di basilicatanet.com vince il primo premio della 7° edizione del Premio Cinema Academia Barilla 2012 con un documentario dal titolo Basilicata: gente e cucina d’un luogo altrove, realizzato per la Camera di Commercio di Matera nell’ambito delle attività di valorizzazione della dieta mediterranea. Il premio consegnato il 27 febbraio 2012 dalle autorità della città di Parma nel centro per la promozione della cultura gastronomica italiana nel mondo. >> Informazioni

Identità golose 2012 - Protagonista il Gruppo Casillo

imageIl Gruppo Casillo protagonista di Identità Golose 2012, una opportunità per il territorio, un’occasione di sviluppo dell’area murgiana.
La società appulo-lucana, leader mondiale dell’agroalimentare, propone nuovi sapori e usi inediti per la semola di grano duro rimacinata del territorio murgiano. Con le due società Selezione Casillo e Agricola del Sole, il Gruppo Casillo, leader internazionale nella filiera agroalimentare del grano duro, sarà sponsor di Identità Golose 2012, ottava edizione del Congresso Internazionale di Cucina d’Autore di scena a Milano, dal 5 al 7 febbraio.

Tradizioni alimentari della Pasqua in Lucania

image16-17 aprile 2011, Via Muro 9 - Matera
Obiettivo del workshop è conoscere le tradizioni alimentari della Pasqua in Lucania, sia da un punto di vista antropologico sia attraverso la pratica diretta della preparazione e della degustazione. Gli ingredienti e le ricette provengono da località del potentino e del materano. Negli ambienti del laboratorio sarà presente una mostra di oggetti e strumenti della cucina tradizionale contadina e una esposizione fotografica sui riti della Settimana Santa in Basilicata.

>> Programma

Basilicata terra di tartufi

imageFederico Valicenti
Basilicata terra di tartufi. Questo è il risultato del convegno tenuto a Corleto Perticara (PZ) il trenta giugno. Convegno che ha voluto ribadire la necessità della ricerca e della conoscenza delle eccellenze gastronomiche che danno valore a questa nostra piccola ma grande Regione. Non esiste una particolare tradizione gastronomica del tartufo, ma può rappresentare una risorsa per la piccola economia delle zone interne montane. Nelle aree interne, sia collinari che montane, si trovano abbondantemente i tartufi chiamati scorzone estivo, il bianchetto e quello invernale. Nelle zone più umide non è difficile trovare il bianco pregiato. La valorizzazione di questo tubero potrebbe essere un veicolo di conoscenza dell’intero territorio. >> Continua

Cibi pasquali in Basilicata

imageFrancesco Marano docente di Etnografia all’Università della Basilicata
Pasqua non è soltanto il culmine di celebrazioni religiose che cominciano con la Quaresima e si protraggono fino alla Settimana Santa. È anche la fine di un periodo di magro, o addirittura di digiuni per i cristiani più devoti, cominciato alla fine del Carnevale.
Ma per tutti le celebrazioni pasquali si collocano in un importante momento di passaggio calendariale: in questo momento sta entrando la primavera, la vegetazione si risveglia e procede più speditamente verso la crescita. Analogamente i sepolcri, i bianchi germogli di grano tenuti al buio fino al momento dell’offerta in chiesa, rappresentano un’azione propiziatoria per la rinascita della vegetazione. >> Continua

La Basilicata di Federico Valicenti

imageFederico Valicenti
Mentre l’economia globale tende a stritolare le diversità omogeneizzandole, rendendo tutto uguale e asettico, inodore, insapore, la Basilicata del cibo e delle tradizioni si ritaglia uno spazio nell’economia della memoria e della cultura.

Auguri ad una Basilicata fatta di uomini e donne, consapevoli che il cibo crea legami e desideri nella vita dei propri paesi e che non si può far finta che non sia vero.

E’ un corpus culturale immenso che non vuole più essere sottovalutato, che va stimolato e preservato. Il cibo lucano è la storia, la tradizione, l’artigianato, la cultura del territorio, degli oggetti. Chi non ha memoria di se stesso, della sua cultura non se ne cura, si lascia morire, deperire e getta via come se fosse un fardello.

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