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Joaquin Roca-Rey al Musma di Matera

9 aprile - 14 maggio 2011
Museo della Scultura Contemporanea, Palazzo Pomarici, Via San Giacomo - Matera

Una retrospettiva, a cura di Giuseppe Appella, dedicata a Joaquin Roca-Rey è la mostra che il Musma, il Museo della Scultura Contemporanea di Matera, inaugura in occasione della XIII Settimana della Cultura.
Al vernice della mostra che si terrà sabato 9 aprile 2011, alle 18.00, interverrà il figlio dell’artista, l’attore Blas Roca-Rey che ricorderà il padre con un omaggio di Guido Strazza e la lettura de Il racconto dell’isola sconosciuta di Josè Saramago, la piccola grande avventura di un uomo caparbio e sognante alla ricerca di se stesso.
Dopo i saluti dell Presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, la retrospettiva di Roca-Rey sarà illustrata dal curatore Giuseppe Appella e dal critico d’arte e Soprintendente ai Beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata, Marta Ragozzino.
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Le Sale della Caccia, gli spazi destinati dal Musma alle esposizioni temporanee, accoglieranno un nutrito gruppo di opere (23 sculture e 69 tra disegni, taccuini e opere grafiche, datati dal 1948 al 2002) dell’artista di Lima, mettendo in luce - come afferma Appella - l’indagine formale che tra mito e ritualità ha saputo cogliere il meglio del linguaggio moderno. Dal natio Perù a Roma, le opere di Roca-Rey, trovano modo di liberarsi dell’involucro preincaico di magia e ritualità (assemblage di ferro forgiato con evidente realismo) senza abbandonare il mito ritrovato nelle forme più avanzate del linguaggio moderno, come a dire la scultura di Chadwick e di Moore, di Consagra e di David Smith, la pittura di Magritte, rivisitati nell’architettura di Roma, nel suo rigore e nella sua enfasi.

È il momento in cui gli Incas, i Maya, gli Atzechi, il barocco latino americano si confrontano con Roma antica e Roma seicentesca riconoscendovi attinenze di sacralità sessuale subito esplicitata in allusioni misteriose e ironiche, nel totem elevato a simbolo dell’identità tra uomo e cosmo, elemento soggetto alle continue trasformazioni di una fantasia tra le più vive della scultura del secolo appena trascorso. Fantasia che permette a Roca-Rey, in una perenne estensione di contrasti, resi evidenti anche dalla scelta dei materiali utilizzati, una sorta di scambio tra leggerezza e solidità, pieno e vuoto, concavo e convesso, eros e gioco, inquietudine e malinconia, tipiche del surrealismo.

La retrospettiva di Roca-Rey è in dialogo con l’allestimento permamnente del Musma: nella Saletta della Grafica, per chiarire i rapporti di Joaquin Roca-Rey col Surrealismo, opere di Arp, Brauner, Calder, Dalì, De Chirico, Dominguez, Ernst, Hare, Lam, Magritte, Man Ray, Masson, Matta, Mirò, Picabia, Picasso, Tanguy, Dorothea Tanning.

Informazioni

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Retrospettiva di Joaquin Roca-Rey

9 aprile - 14 maggio 2011
Museo della Scultura Contemporanea
Via San Giacomo
Sasso Caveoso
Matera

Inaugurazione
9 aprile 2011 ore 18.00

Orario di apertura
Tutti i giorni, tranne il lunedì
10.00 - 14.00

Mobile 320 5350910
Fax 0835 336439

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