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MARArtEA Open Museion

22 - 24 luglio 2011, Porto di Maratea

Dal 2008, il porticciolo turistico di Maratea è diventato mèta in progress di un museo a cielo aperto fortemente voluto e promosso dall’Associazione culturale “Marartea”, associazione di promozione sociale a scopo non lucrativo che ha scelto di divulgare l’arte come forma di comunicazione universale.

Il MARArTEA Open Museion, primo Porto d’ Arte in Italia, conta oltre trenta opere tra sculture, installazioni e opere (pitture, fotografie, video e mosaici), disseminate tra antiche mura, piazze, vicoli e insenature naturali o artificiali, creando un percorso suggestivo: un viaggio alternativo alla scoperta delle molteplici identità che i diversificati linguaggi dell’arte contemporanea propongono, sul tema fascinoso del Mare nel mito
Programma

Venerdi 22 ore 19.00, centro storico
Inaugurazione Arte tra Natura e Mito
Spazio Associazioni Arti Visive Maratea Contemporanea

Sabato 23 ore 19.00, Piazza del Porto
Inaugurazione Arte tra Natura e Mito e Arte e Virtualità Elettroniche

Domenica 24 ore19.00, Vicoli del porto
L’isola di santojanni progetto di Matteo Fraterno
a cura del Pasquale Persico

Arte tra Natura e Tecnologia

Per quest’anno il progetto da realizzare è una vera e propria mostra itinerante, tra gli spazi all’aperto della piazza - nel porto – e quelli chiusi dello spazio espositivo per le arti visive Maratea Contemporanea nel centro storico della città, su una tematica calda dell’ultimo secolo di storia umana: quella di mediazione tra Natura e Tecnologia.

«L’impossibilità della creazione ex nihilo, induce alla doppia certezza della creazione “naturale” - ad opera della Natura o di una forza superiore - e di quella “tecnologica” - ad opera dell’uomo -. In una visione panica, la formula spinoziana Deus sive Natura indica che Tutto è Natura e che la Natura è il Tutto, rivelando l’intima relazione tra i due termini e il conseguente principio d’identità. Di contro, lungi dall’essere una sorta di mimesis, la creazione tecnologica, in quanto prodotto umano, è l’unica possibilità per l’uomo (o per l’artista) di operare nel mondo, la cui dimensione poietica è quello slancio vitale che plasma e in-forma la materia. E se nella visione platonica, la creazione umana è una mera forma di imitazione della perfetta eidos iperuranica, nella società contemporanea che auspica il recupero di legittimità della sfera sensibile e senziente, quindi del corpo, tale creazione acquista maggiore forza ed unicità, in virtù della inevitabilità dell’interpretazione soggettiva. L’interpretazione arricchisce la visione oggettiva, particolarizzandola.
Ma nell’immaginario collettivo - nella società odierna - Natura e Tecnologia appaiono opposti inconciliabili, poiché sembra impossibile poter conciliare praticamente due dimensioni tanto diverse (l’una autonoma, l’altra derivata), entrambe autentici habitat umani. Se la tecnologia è l’attuale spazio dell’uomo, se la natura lo è stata in passato, e poiché non siamo partecipi di una presunta evoluzione, per cui si è dato (o si dà) inevitabilmente e involontariamente il passaggio dall’una all’altra, si può affermare che in un presente futuribile potranno coesistere come parti di un unico sistema vitale.
Nella città del futuro, in una società responsabile, in cui la natura possa essere soggetto di riconoscimento etico e oggetto di cura e tutela, Natura e Tecnologia - testimonianza positiva dell’intelletto umano - potranno essere termini conciliabili, poiché solo insieme potranno recuperare purezza e ingenuità, rendendo Identità all’uomo.
L’arte, espressione più sensibile del pensiero umano, forma di creazione positiva (che si può avvalere anche dei moderni linguaggi tecnologici, in senso stretto), permette di accorciare le distanze - spazio-temporali - e di attuare questo recupero, annullando l’equivalenza di meccanico e tecnologico e attribuendo all’interazione virtuale un ruolo fondamentale nella pratica estetico-creativa».
Il progetto, intitolato Natura e Tecnologia e curato da Simona Caramia, muove i passi dalla dolorosa tragedia di Fukushima, evento che ha segnato profondamente lo scenario attuale, rilanciando fortemente la Green Economy e inducendo la necessità di una riflessione etica sul rapporto tra uomo e natura.

Divisa in due sezione:

Arte tra Natura e Mito con i contributi artistici di:
Caterina Arcuri, Stefano Cagol, Lucilla Catania, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Gianni Dessì, Pietro Fortuna, Piero Gilardi, Robert Gligorov, Iginio Iurilli, H. H. Lim, Luigi Ontani, Antonio Paradiso, Stefania Ricci,Massimo Ruiu, Francesca Tulli, Antonio Violetta.

Arte e Virtualità Elettroniche sezione di videoarte con i contributi di:
Karin Andersen, Alessandra Andrini, Giulio De Mitri, Armando Fanelli, Patrizia Giambi, Selene Lazzarini, Concetta Modica, Marco Morandi, Roberta Piccioni, Marco Rambaldi, Anna Rossi, Diego Zuelli; la rassegna coinvolge artisti di chiara fama, le cui poetiche sensibili sono l’evidente tentativo di mediazione tra “prodotto” naturale e prodotto “culturale”.

L’inaugurazione della rassegna si svolgerà a Maratea venerdi 22 luglio alle ore 19.00 nello Spazio Associazioni Arti Visive Maratea Contemporanea al centro storico e sabato 23 luglio alle ore 19.30 nella piazza del Porto.

Durante la manifestazione sarà presentato il catalogo a cura di Edizioni Sala

Informazioni

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MARArtEA Open Museion
Museo a cielo aperto d’arte contemporanea sul mare

22 - 24 luglio 2011
Porto di Maratea
Maratea (PZ)

Associazione culturale MARArtEA

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